Durante il mese di maggio si era soliti fare delle “lluminate” in onore della Madonna. Comitive di ragazzi si recavano nei campi per raccogliere i rami di maggio, di bainospino, di persico fiorito, di rose, e di altri fiori stagionali. Poi la comitiva decideva quale muro di casa doveva essere abbellito: le ragazze sceglievano i “Santini”, i ragazzi portavano chiodi, spago, tavola e lumini per la “lluminata”. Poi con i rami di fiori si formava un semicerchio, una ghirlanda, fermata da chiodi, ed una tavola faceva da mensola per porre i lumini. Si faceva l”Artarino” composto da fiori legati tra loro da chiodi e spago. Poi veniva appoggiato sulla tavoletta a ridosso del muro un piccolo quadro della Madonna, e numerosi santini colorati. Sulla mensola venivano accesi i lumini. Questo lavoro finiva a sera iniziata e dopo cena ci si ritrovava tutti, ragazzi e genitori, davanti alla “luminata” per dar vita a cori di canti sacri. Iniziavano i canti sempre con “Ecco maggio a noi ritorna, circondato did ogni fiore, bella Madre del Signore, questo mese è sacro a te”. Ogni rione, ogni comitiva, nel mese di maggio faceva la sua “lluminata” in onore della Madonna.
Ai nostri giorni i canti sacri giungono diffusi e amplificati per tutto il paese, dal Santuario della Madonna ad Rupes, verso le ore 6,00 e precedono la SS. Messa mattutina.
Numerosi sono i pellegrini che giungono con ogni mezzo e in questo periodo affollano il Santuario.
Pagina aggiornata il 11/10/2024