Descrizione
Caro cittadino,
ti scrivo questa lettera perché ormai il rischio che 95.000 mc di scorie nucleari vengano
smaltite sul nostro territorio sta diventando sempre più reale, un pericolo grave che
modificherebbe in maniera tragica e irreversibile il futuro della nostra terra.
Il fatto stesso che 21 aree idonee, su 51 a livello nazionale, siano state individuate proprio nella
Tuscia, su un territorio che non ricopre nemmeno l’1% di quello italiano, rappresenta già da sola
una aberrazione inaccettabile.
A distanza di 4 anni di lavoro intenso, speso in molteplici attività di contrasto per sventare
questa sciagurata ipotesi, dai ricorsi al Tar del Lazio senza nessuna risposta, alla
presentazione di Osservazioni, solide e puntuali, contro le aree individuate sul nostro
territorio, che non hanno sortito nessun effetto, dalla lettera inviata al Ministro Pichetto Fratin
firmata dai Sindaci della Tuscia per chiedere un incontro, senza aver mai avuto risposta (dopo
che il Ministro “piemontese” aveva già incontrato i Sindaci della Provincia di Alessandria), per
arrivare infine alle Osservazioni presentate nel processo di Valutazione Ambientale
Strategica (VAS) di cui ancora non sappiamo nulla. Ecco nonostante tutto questo:
il percorso di localizzazione del Deposito Nazionale continua ad avanzare senza sosta!!!
Questo ci fa capire realmente contro chi stiamo combattendo questa battaglia:
- da una parte la scienza e la conoscenza del territorio, con studiosi, avvocati, professionisti
e accademici di valenza nazionale e internazionale che hanno certificato e messo per iscritto,
con la forza dei dati scientifici, l’assoluta non idoneità del nostro territorio ad ospitare la
discarica di scorie radioattive;
- dall’altra la Sogin, una Società pubblica partecipata dallo stato, una Società che ha lavorato
negli anni in maniera occulta, nell’oscurità dei palazzi, utilizzando carte obsolete e una
metodologia vecchia e sbagliata, applicata in maniera arbitraria senza un minimo di
trasparenza, una Società che negli anni è stata sottoposta al commissariamento di diversi
Amministratori Delegati e che attualmente ha ben 13 alti dirigenti rinviati a giudizio per “falso in
atto pubblico” e per “disastro ambientale”, un carrozzone che ha già divorato circa 4,3 Miliardi di
euro pagati negli anni da noi cittadini sulle bollette, senza aver portato ancora nessuna
soluzione valida al problema.
Non possiamo assolutamente rimanere inermi davanti a questo scempio!!!
In questi anni abbiamo imparato a nostre spese, che questa battaglia non si può giocare
soltanto sui tavoli istituzionali, nè tantomeno solo su quelli prettamente scientifici.
Questa battaglia la dobbiamo giocare tutti insieme, come un unico territorio della Tuscia,
scendendo in strada, facendo sentire la nostra voce e le nostre ragioni con sempre
maggior convinzione, determinazione e consapevolezza, per mandare un segnale ancora più
forte e chiaro a chi ha pensato, manipolando le carte, che la Tuscia fosse una terra mite, fatta di
bravi lavoratori, facile da conquistare: facciamogli capire che si sta sbagliando di grosso,
qui non si passa!!!
Non possiamo permettere che la nostra terra, la Tuscia, la terra degli etruschi e dei falisci, una
terra di eccellenze, divenuta nel tempo sinonimo di storia e di bellezza, di turismo e di natura, di
agricoltura di qualità e di biodiversità, possa diventare invece una “colonia”, un territorio aservizio delle Regioni più industrializzate del Paese (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto,
Liguria, solo per fare alcuni esempi, dove nel loro territorio la Sogin non ha individuato
nemmeno un sito idoneo!!!), Regioni che negli anni hanno divorato energia per produrre
sviluppo e ricchezza, a discapito di altre zone del paese, come la Provincia di Viterbo, tra le
ultime in consumo di energia e in ricchezza procapite, che invece vorrebbero relegare a
diventare la discarica dei loro rifiuti.
Questo non lo accetteremo mai perchè è ingiusto, iniquo e inaccettabile!!!
Ecco perchè l’11 Maggio a Corchiano dobbiamo scendere tutti in strada e urlare con
forza che non accetteremo mai decisioni calate dall’alto: “Giù le mani dalla nostra terra”
Non possiamo accettare che chi decide abbia volutamente ignorare l’evidenza: l’origine
vulcanica del nostro territorio, la ricchezza delle falde di superficie, la presenza di aree
naturali protette, di siti archeologici di enorme rilevanza storica, di un’agricoltura di
eccellenza all’interno di Distretti Biologici già tutelati per legge, che escluderebbero a priori i
nostri territori.
Non possiamo assolutamente accettare che non si sia tenuto conto della vicinanza dai centri
abitati e in particolare dell’enorme rischio sanitario a cui si esporrebbe la nostra
popolazione, aggiungendo un ulteriore rischio di contaminazione radioattiva ad un territorio già
ampiamente martoriato da una radioattività naturale da Radon tra le più alte d’Italia e che ha già
portato la nostra provincia a raggiungere il triste primato di incidenza più alta di tumori di tutto il
centro Italia.
Non possiamo accettare, perchè contrario alle norme vigenti, l’assurda ipotesi di stoccare in un
deposito di superficie scorie ad alta attività, che rilasciano radioattività per più di 300 mila
anni e che proprio per questo andrebbero smaltite in depositi geologici: tutto questo esporrebbe
la nostra popolazione, oltre che ai rischi sanitari, anche a possibili attacchi terroristici e/o militari
a pochi Km dalla Capitale.
Non possiamo assolutamente accettare che il Deposito di scorie nucleari possa
compromettere il patrimonio naturale e il dinamismo sociale ed economico della Tuscia,
significherebbe condannarla definitivamente allo spopolamento, alla regressione demografica e
ad un futuro senza popolo.
Per tutte queste ragioni ognuno di noi l’11 Maggio deve essere presente a
Corchiano!!!
Dobbiamo essere presenti prima di tutto per noi stessi e per l’amore che abbiamo per la terra in
cui siamo nati e nella quale abbiamo deciso di vivere e far crescere le nostre famiglie, lo
dobbiamo fare per i nostri padri che con enormi sacrifici e lavori massacranti ci hanno
consegnato un territorio straordinario, fertile, incontaminato e di grandi opportunità e
potenzialità, ma soprattutto lo dobbiamo fare per il futuro dei nostri figli e per le generazioni a
venire.
IL SINDACO
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